martedì 23 febbraio 2016

Aprono negli Usa le "macellerie" vegane

logo di Herbivorous Butcher
Carne senza carne!?

Nasce nel 2014 negli Usa la prima «macelleria vegana». 
Prodotti come polpette, hot-dog e arrosti 100% vegetali
Fondata da un duo fratello e sorella, lungimiranti, temerari e soprattutto vegan!




Dal loro sito http://www.theherbivorousbutcher.com/ leggiamo :



Siamo appassionati di creazione di carni senza carne e formaggi privi di formaggi che hanno un sapore come nessun altro prodotto vegan sul ​​mercato . Abbiamo sviluppato le nostre ricette per anni e siamo sicuri che dopo un assaggio non potrete più farne a meno !
La nostra azienda ha iniziato in piccolo al Farmers Market di Minneapolis , nel giugno del 2014. Da allora abbiamo vissuto una vita nomade nei mercati contadini, osterie , concerti e altro ancora. Alla fine del 2014 abbiamo fatto quello che divenne il maggior successo della storia delle campagne "vegan "  Kickstarter, per finanziare la nostra stessa macelleria vegan .
Consiglio anche agli scettici e a quelli che si stanno domandando se c'era veramente bisogno di realizzare dei prodotti in tutto e per tutto simili ai prodotti a base di carne di dare una sbiarciatina a questa fantastica idea. 
D'altronde bisogna essere aperti di mente e sempre di sposti a sperimentare nuovi sapori.


mercoledì 4 marzo 2015

Le farmacie per vegetariani e vegani con farmaci senza ingredienti di origine animale, cruelty free e con integratori ad hoc.




Oggi vi voglio rimandare ad articoli che illustrano un interessante progetto in atto da ottobre 2014 per aprire farmacie e formare personale specializzato a soddisfare le esigente di vegani e vegetariani.

I negozi specializzati nel commercio di  prodotto alimentari per vegani e vegetariani sono ormai numerosi, per il settore farmaceutico non esisteva qualcosa del genere.

Si punta anche a perfezionare i foglietti illustrativi e i bugiardini per rendere chiaro se  farmaci e integratori siano adatti a vegetariani e vegani: molti medicinali ad esempio non sono adatti perchè contengono il lattosio come eccipiente, mentre i prodotti a base di propoli  derivano dal miele .


I vegani in particolare necessitano spesso di integratori particolari nella propria dieta : per la B12, il ferro, etc... In queste farmacie troveranno personale qualificato che saprà indirizzarli e consigliarli nella scelta dei prodotti specifici per loro.

... dal sito www.tuttogreen.it apprendiamo che ...

Farmacie vegetariane vegane: i corsi di formazioni

Le farmacie aderenti al circuito Pharmavegana esibiranno il bollino di riconoscimento e i farmacisti seguiranno corsi di formazione ad hoc , che forniranno loro le competenze e conoscenze necessarie a soddisfare appieno le esigenze dei clienti vegani/vegetariani, che, oltre a cercare prodotti di origine non animale, utilizzano solo farmaci e sostanze cruelty free.
Il corso ha una durata di 4 anni ma già dopo il primo anno la farmacia può esporre il marchio di farmacia vegana.

Se volete cercare una farmacia vegana nella vostra zone, ecco il link al motore di ricerca direttamente sul sito Pharmavegana: trova dove sono le farmacie vegane vegetariane.


sabato 24 gennaio 2015

Cibi che non possono mancare nella dieta dei vegani.



dieta vegana




Dieta vegana e salute: i cibi indispensabili.

Quali  cibi non dobbiamo farci mancare se seguiamo una dieta vegana?

Molti pensano che seguire una dieta vegana espone a gravi carenze alimentari.
Non è esatto.
E' più corretto dire che chiunque segua una  dieta sbilanciata e scorretta rischia di avere delle carenze a livello nutrizionale. 
Una dieta vegana varia, equilibrata e sana non rappresenta assolutamente un pericolo per la salute di chi la segue.

In qualunque regime alimentarel' importante è sapere cosa si mangia e nutrirsi in modo equilibrato, bilanciato e sano. Ma si sa che i vegani eliminano molti cibi dalla loro alimentazione e questi possono e devono essere adeguatamente sostituiti.
Vediamo allora  cosa non deve mancare sulla tavola di un vegano.

Le proteine

Eliminando dalla dieta gli alimenti di origine animale bisogna trovare il modo di rimpiazzare le proteine , largo allora a legumi e cereali, questi ultimi sono da preferire integrali. In particolare gli esperti del settore raccomandano di consumare tofu, quinoa, ceci, fagioli, piselli, soia, etc...
Alimenti di origine vegetale ricchi di proteine :

Le vitamine e i sali minerali

In cima alla lista ci sono le verdure crude e cotte.
La frutta fresca e secca sono ricche di vitamine e sali minerali. 
Mandorle e noci prima di tutto, non dovranno mai mancare, l'importante sarà non abusarne soprattutto se si hanno problemi di sovrappeso perché si tratta di alimenti molto calorici.


La vitamina B 12 

La B 12 è fondamentale per l'organismo umano perché necessaria alla divisione delle cellule e alla formazione del sangue.
Questa vitamina non si trova negli alimenti di origine vegetale, a meno che essi non siano contaminati da particolari microrganismi .
Potrà quindi essere assunta mediante dei cibi  fortificati (latte vegetale, cereali per la colazione, tofu ), oppure attraverso  integratori particolari,  testati e certificati, che  ne contengono in forma attiva.

Il ferro 

Se si sceglie di non mangiare prodotti di origine animale non vuol dire che automaticamente si soffrirà di carenze di ferro.

Molti vegani non hanno affatto questo problema perché la loro dieta è ricca di legumi, vegetali a foglia verde e cibi ricchi di vitamina C, quest'ultima favorisce notevolmente l'assorbimento del ferro non eme (il ferro contenuto nei cibi di origine vegetale).


Fonti




martedì 20 gennaio 2015

Come si diventa vegani : consigli e indicazioni utili.

Esistono sul web numerosi siti che danno consigli utili, indicazioni di massima o propongono linee guida su come diventare vegan o vegani.

Volendo fare una estrema sintesi possiamo dire che si diventa vegani nel momento in cui si riesce ad eliminare dalla propria dieta, in particolare, e dalla propria vita più in generale, il consumo e l’utilizzo di qualsiasi prodotto di origine animale o che causi sofferenza o sfruttamento di qualsiasi essere vivente.

Ci si renderà conto facilmente che si tratta di una scelta di vita assolutamente rivoluzionaria : il vegano non solo non mangia prodotti di origine animale, non veste indumenti e scarpe realizzati con pelli, pellicce o piume,  non assume medicine testate su animali, non utilizza prodotti per l’igiene personale e della casa testati su animali, e via dicendo . . . .

Alcuni scelgono di diventare vegan “dalla sera alla mattina” , si tratta di una scelta determinata, radicale e immediata.

Altri decidono invece di abbracciare questa filosofia di vita procedendo a piccoli passi, diventando prima vegetariani e poi vegan (vegani).

Quale sia la strada migliore è molto soggettivo, ognuno deve scegliere  di diventare vegano in base alle proprie esigenze, non c'è un modo migliore in assoluto su come meglio approcciarsi a questa scelta.

Ecco un sintetico  vadem ecum  sulle varie strade che si possono intraprendere per diventare vegani .

Se state pensando di diventare vegani,  potete :

1 - diminuire gradualmente e irreversibilmente il consumo e l’utilizzo  di prodotti di origine animale, fino ad eliminarli del tutto ;

2 – diventare prima vegetariani e poi gradualmente vegani;

3 – diventare immediatamente vegani.

Quest'ultima soluzione è  la più logica, non sempre la più facile , a meno che non siate tipi molto pratici e ben organizzati. 
Occorre inoltre una forte motivazione e molta determinazione.

E bene tener presente che prima si diventa vegani, meglio è per gli animali.


Dal punto di vista etico infatti :causare sofferenza ed uccidere è sbagliato! 

venerdì 16 gennaio 2015

Cosa vuol dire essere vegan (vegani) .

Essere vegan oggi.

Una scelta per seguire i dettami di una moda passeggera oppure fatta con consapevolezza e con il cuore?! In qualunque caso un modo di vivere  più sostenibile e salutare per tutti ?!



Vediamo innanzitutto cosa vuol dire essere vegan o vegani.

Dal punto di vista dell'alimentazione una persona vegan, oltre a non mangiare animali non mangia nemmeno i loro prodotti, quindi niente latte e latticini, uova e miele ,  perché anche per ottenere questi  gli animali soffrono, vengono sfruttati e spesso uccisi.



Ma la scelta vegan va oltre la scelta alimentare : è una scelta etica di rispetto per gli animali e l'ambiente che ci circonda a 360 gradi. 
Quindi, essere vegan significa impegnarsi a non sfruttare gli animali, evitando l'utilizzo di prodotti derivanti da essi sia per quanto riguarda il cibo,  l'abbigliamento e tutti gli altri settori della propria vita (arredo casa, igiene personale, pulizia della casa, etc.), anche la scelta del modo di trascorrere il proprio tempo libero può avere ripercussioni sul benessere degli animali e quindi  i vegan scelgono di non visitare  zoo,  acquari, maneggi, non praticano caccia e pesca,  non vanno al circo. 

La morale è di non non trattare gli animali come oggetti e merce.

La scelta vegan è dunque  etica e si estende a ogni settore, una scelta meramente alimentare, non mossa da motivazioni ecologiste e salutiste, possiamo definirla semplicemente come scelta di una dieta 100% vegetale.


Contrariamente a quanto si crede vivere vegan non vuol dire sottoporsi a una vita di privazioni : si passa da una dieta fatta principalmente di prodotti derivanti da animali a una dieta varia sana ed equilibrata, si scoprono cibi nuovi con proprietà sorprendentemente benefiche per l'organismo.

La scelta vegan inoltre è per tutti: non esiste uno stereoitpo per definire i vegan, le persone vegan sono molto diverse tra loro per  convinzioni, gusti, età , ma tutti sono accomunati dalla filosofia di non nuocere.



Perchè diventare vegani


i frutti dell'orto




Per capire bene le motivazioni che dovrebbero indurci ad abbracciare la scelta vegan vi propongo estratto della  lettera scritta da Marina Berati, una attivista per i diritti degli animali (qui la sua biografia). Risale a diversi anni fa ma è ancora attuale nei contenuti e rende bene l'idea delle motivazioni che inducono ogni giorno numerose persone a passare dalla dieta vegetariana a quella vegan.

Lettera aperta ai vegetariani

di Marina Berati (marzo 2002)

Questa lettera è indirizzata a chi è vegetariano per motivi etici, ma non ancora vegano. 
Cosa voglio trasmettervi, in queste pagine? 
..... in questa lettera, voglio comunicare con voi, voi vegetariani, che già sentite, come me, orrore e rabbia al solo pensiero che un animale possa essere ucciso, angoscia e furore per gli allevamenti, i pescherecci, i macelli. 
Così possiamo ragionare su basi comuni. E questo è un compito altrettanto importante, perché si tratta, anche in questo caso, di salvare delle vite.

Io sono stata vegetariana per nove anni. 
......
Credevo che non sarei mai diventata vegana. 
......
Quello che voglio è non uccidere. 
E consumando latte e uova non si uccide nessuno. 
E' vero che c'è dello sfruttamento dietro gli allevamenti di galline ovaiole e mucche da latte.
Ma il problema, allora, è cambiare i metodi di allevamento, di trattamento degli animali. 
Non è la produzione in sé di latte e uova, il problema. E' il metodo. Quindi, in linea di principio, mangiare questi alimenti non è sbagliato. Perché, comunque, non uccide. 
.......
Forse anche molti di voi ne sono convinti, e, per essere più in linea coi propri principi, consumano solo uova di galline allevate a terra, o di piccole fattorie, e latte di allevamenti non intensivi.

Purtroppo, purtroppo per gli animali, intendo, questo non basta, perché c'è un problema in più: non è "solo" una questione di sfruttamento. 
Ma di uccisione. 
Perché anche il consumo di latte e uova implica, necessariamente, l'uccisione di animali. 
Non gli stessi individui che producono questi "alimenti" (o almeno, non subito), ma loro simili, i loro figli, che devono morire affinché questa produzione sia possibile. 
E' matematicamente, statisticamente, economicamente impossibile produrre latte e uova senza uccidere un altissimo numero di animali. 
Vi spiegherò ora perché. 
Per cui, alla fine, se avete scelto di essere vegetariani per non uccidere dovete, per lo stesso motivo, diventare vegani. 
Il motivo è identico, quindi è una decisione facile da prendere, perché ci siete già passati una volta. 
.......
Perché produrre uova significa uccidere animali? 
Sentiamolo prima dalle parole di un allevatore di galline ovaiole. 
Vediamo qual è la realtà. I fatti, solo i fatti. 
E vediamo di tradurre questo esempio in una regola generale.

"Dalle nostre incubatrici di galline ovaiole nascono mediamente tanti pulcini maschi quante femmine, queste ultime vivono  per diventare ovaiole, l'altra metà, i maschi , e vengono uccisi...."

Mediamente quindi , al fine di far nascere una gallina ovaiola, un pulcino maschio viene ucciso. 
Nella maggior parte dei casi viene ucciso subito, tritato, soffocato, gasato. 
Questo è il caso più "fortunato" per lui. 
In alcuni altri casi, vive qualche settimana per poi essere macellato come pollo. 
E questo vale ovviamente anche per le galline dei piccoli pollai a conduzione familiare o amatoriale. Anche per quelle galline che non finiranno mai macellate (come invece finiscono macellate quelle ovaiole degli allevamenti intensivi, in gabbia o a terra che siano, a fine carriera). Se in un pollaio ci sono anche solo cinque galline, da qualche parte saranno nate, no? Non ci sono di certo anche cinque galli, lo dice pure il proverbio... Al più, un gallo. E gli altri quattro, che statisticamente devono essere nati per poter aver le cinque galline femmine? Uccisi. Da qualunque posto venissero le galline. Questa è solo logica, e statistica.

Veniamo al latte. 
.......
Perché la sua produzione comporta l'uccisione di animali (a parte le mucche da latte stesse, a fine carriera)?
........

Per far produrre latte alla mucca occorre farle partorire un vitellino. 
Uno ogni anno, o ogni due, in ogni caso, se il vitellino è maschio non potrà vivere come "mucca da latte", perciò vivrà qualche mese e poi verrà macellato. I cuccioli di bufali maschi fanno la stessa fine dei pulcini, ammazzati, o lasciati morire, appena nati. I vitellini invece vengono abitualmente mangiati, perciò vivono qualche mese per mettere su carne.

In conclusione, non è pensabile che possano essere mantenuti  animali improduttivi (i maschi). Anche nei piccoli allevamenti. Significherebbe raddoppiare i costi. 

Mi sembra così dimostrata la necessità di diventare vegani. 
.....
Solo qualche problema pratico in più. 
Maggiore difficoltà nel mangiare fuori casa. Minore scelta di cibi, e quindi qualche dubbio sul "ma cosa posso mangiare???" Perplessità sull'aspetto salutistico no, perché è noto che latte e uova di certo non fanno bene, anzi. Piuttosto, il non voler rinunciare alla mozzarella così buona o all'omelette alle verdure. Però... ci siamo già passati una volta, nella transizione da carnivori a vegetariani. E ce l'abbiamo fatta. Possiamo farcela anche questa volta. Dopotutto, questi sono gli stessi motivi che adducono i carnivori nel non voler diventare vegetariani. E noi, da vegetariani, non li accettiamo, vero?

Attenzione: è vero che facciamo già molto come vegetariani, e non possiamo essere perfetti, che non ridurremo mai a zero il nostro impatto negativo sul mondo e sugli animali, però... queste non possono essere delle ragioni per non fare il più possibile il prima possibile..


e le parole del Prof. Veronesi oncologo di fama mondiale

Una crudeltà per gli animali e per noi stessi - 
di Umberto Veronesi 

Grazie agli articoli precedenti possiamo estrarre un  elenco di valide motivazioni per passare alla scelta vegan :

- scegliere di non consumare latte uova e miele perché anche questo tipo di allevamenti ha un forte impatto negativo sull'ambiente;

- latte e derivati se consumati in grandi quantità non sono molto salutari per noi perché troppo ricchi di proteine e grassi polinsaturi; molti individui sono intolleranti al lattosio e questa condizione alla lunga può provocare patologie croniche e danni all'apparato digerente;

- l'uovo contiene un'alta percentuali di grassi saturi, il suo guscio poroso inoltre può veicolare batteri e virus come ad esempio quelli responsabili della salmonella;

- diete iperproteiche provocano una eccessiva perdita di calcio attraverso le urine quindi indeboliscono le ossa.